Ossido di cerio e carie, le nanoparticelle aiutano a proteggere il sorriso

Uno studio preliminare americano getta luce su una nuova possibilità di prevenzione e cura delle carie dentarie grazie ad alcune nanoparticelle addizionate ai coluttori. Si tratta di sostanze che formano una vera e propria vernice protettiva che scongiura la formazione delle carie.

La sostanza in oggetto è l’ossido di cerio, un conduttore ionico di origine chimica comunemente usato per lucidare i vetri e creare lampade a gas incandescente. All’interno dello studio, i ricercatori hanno provato la sua azione lesiva nei confronti dei batteri che causano la carie, eliminando il problema fin dal suo esordio.

 

Perché si formano le carie

La carie è una patologia degenerativa che colpisce i principali tessuti duri costituienti il dente, ovvero smalto, dentina e cemento. La bocca è normalmente abitata da batteri che, se diventano aggressivi, dissolvono minerali e materia organica dalla superficie fino alla polpa con conseguente infiammazione. Le cause sono diverse: cattiva igien orale, deficit sistema immunitario e alimentazione troppo ricca di zuccheri che favoriscono il proliferare dei batteri aggressivi.

Il processo di carie è irreversibile, tanto che l’intervento a quel punto è l’asportazione della zona ormai marcia che viene sostituita con materiale biocompostabile oppure, nei casi più avanzati, la sostituzione con una protesi.

 

Nanoparticelle e igiene orale

Una corretta e puntuale igiene orale è fondamentale per evitare l’insorgenza di carie. In particolare, dopo ogni pasto, è consigliabile fare risciacqui con coluttorio e utilizzare il filo interdentale, oltre al normale spazzolino da denti.

 

Le nanoparticelle a base di ossido di cerio si inserirebbero proprio nella fase preventiva della malattia, impedendo ai batteri di formare una pellicola aggressiva sulla superficie dentale per avviare il processo di deterioramento dei tessuti. Questo materiale, del tutto nuovo in ambito odontoiatrico, sarebbe molto più efficace dei già utilizzati ossido di zinco, rame e argento.

 

Secondo i dati fornito dallo studio preliminare, l’utilizzo regolare di coluttori a base di ossido di cerio mostrebbe una diminuzione del 40% della produzione di biofilm batterico senza distruggere indiscriminatamente i batteri orali che, nel complesso, formano la flora orale la quale, insieme al microbioma intestinale, è fondamentale per assicurare all’organismo un sistema imminitario efficiente.

 

Lo step successivo sarà la esperimentazione di questo materiale a contatto con la saliva, al fine di trovare la giusta composizione chimica per ottenere una sostanza facilmente integrabile con i principali coluttori e dentifici in commercio.