L’Industria 4.0 nel settore dentale

Da tempo ormai l’industria 4.0 ha fatto il suo ingresso anche nel mondo dentale.

Gli ingredienti di successo di uno studio dentistico sono da sempre competenza, empatia e un’alta dose di esperienza, tutti elementi che oggi non sono più sufficienti a garantire il livello di servizio atteso dalla clientela. Un centro odontoiatrico moderno, infatti, necessita anche di avvalersi di strumenti tecnologici 4.0.

L’uso di sistemi CAD/CAM sempre più sofisticati e performanti è ormai una prassi nel settore ortodontico, in particolare, per l’allineamento dentale, così come di nuovi sistemi di chirurgia implantare e l’uso di strumenti per l’indagine radiologica e l’endodonzia.

Lo studio e il ripristino dell’estetica del sorriso in rapporto ai tessuti periorali si effettua ormai con l’ausilio di moderne tecniche fotografiche e di software per la progettazione di restauri protesici. Grazie alla tecnologia il paziente può avere un’idea concreta del risultato finale del trattamento estetico, che lo agevola nella scelta di intraprendere il percorso.

Al fine di assucurare un alto standard qualitativo del servizio, lo studio dentistico 4.0 necessita di aggiornare e digitalizzare i protocolli operativi adottando la tecnologia abilitante che accelera i processi portando gli errori a zero.

I pazienti oggi chiedono sempre maggiori servizi lato wellness e wellbeing. Il dentista deve quindi aggiornarsi professionalmente a tutto tondo, utilizzando tutti i software che gli consentano di rimanere al passo con le richieste. A tal proposito, uno strumento indispensabile per lo studio dentistico moderno è il software CRM, che raccoglie e analizza i dati dei pazienti e quelli sul funzionamento dello studio, dando al professionista indicazioni preziose su come strutturare il lavoro operativo e rimodulare nel tempo l’offerta migliorando la risposta al paziente.

Sul fronte della formazione 4.0 per gli operatori del settore odontoiatrico, il credito d’imposta per il 2022 si applica sui corsi e anche sull’acquisto di beni strumentali fino ad ottenere un recupero fiscale del 50% sul valore totale del bene.