Alimenti e integratori per una bocca sana

La bocca ha numerose funzioni: masticazione, fonazione, deglutizione, oltre a quella estetica e meccanica ed è altresì una via di rapido assorbimento delle sostanze, che entrano in circolo attraverso il sistema venoso sublinguale saltando il filtro epatico.

Nel mantenimento della salute orale, l’alimentazione ha un ruolo di prim’ordine, pocihè apprta il giusto quanitativo di micronutrienti come vitamine, sali minerali e fitonutrienti, fermo restando che il metodo di cottura determina la perdita inesorabile di una parte dei microelementi. A venire dispersi nell’acqua di cottura, ad esempio, sono i sali minerali, importanti micro e macroelementi, oligoelementi e elementi traccia, essenziali per l’accrescimento e le funzioni biologiche dell’organismo, in quanto contribuiscono alla regolazione dell’equilibrio idrosalino cellulare, sono co-fattori nelle reazioni enzimatiche e mantengono la struttura delle proteine di alcuni ormoni. I più importanti per la salute orale sono il calcio (Ca), il fosforo (P), il magnesio (Mg) e il fluoro (F), coinvolti nella ricostruzione e nel mantenimento sia delle ossa mascellari sia degli elementi dentari.

 

Fluoro e saliva

Sia fluoro sia saliva concorrono a scongiurare la comparsa della carie. La saliva neutralizza l’acidità del pH, favorendo la rimineralizzazione grazie alla sua composizione ricca di Ca, P e Mg. Il fluoro, invece, se presente nella saliva, si deposita sulla parte esterna del dente formando un rivestimento resistente contro l’acidità prostprandiale. Si tratta di un minerale presente in numerosi alimenti come il pollame, le uova, i frutti di mare e il pesce in genere ma, soprattutto, nelle foglie di tè e nell’acqua minerale.

 

Integratori alimentari per la salute orale

Spesso quando si parla di salute orale si fa riferimento alla salute del parodonto, che può presentare una pericolosa situazione infiammatoria di carattere cronico (piorrea), che può portare rapidamente all’insorgenza della parodontite. Il parodonto è l’intelaiatura che tiene insieme e difendere gli elementi dentari e si compone di osso alveolare, legamento parodontale, gengiva e connettivo.

In commercio vi sono una serie di prodotti fitoterapici in grado di agire sulla dimiunizione delle manifestazioni cliniche dell’infiammazione a carico del parodonto, che possono essere prescritti dall’odontoiatra oppure acquistati in libera vendita nelle farmacie o online. Nei casi di piorrea il dentista prescrive antibatterici/antisettici, normalmente contenuti nei collutori che hanno azione antiplacca e antigengiviti e antibiotici per via sistemica. Tutti rimedi sicuramente efficaci ma anche in parte dannosi per l’organismo.

Per questo l’approccio terapeutico anche in odontoiatria sta diventando interdisciplinare, abbracciando i principi della fitoterapia, che utilizza erbe e piante medicinali, come coadiuvanti delle terapie farmacologiche.

I principi fitoterapici particolarmente utili in ambito parodontale sono l’Arnica Montana, la Ratania, la Graviola e l’Aloe Vera.

L’Arnica Montana è un’erba della famiglia delle Asteraceae. Ha potere di stimolare la circolazione e viene usata per le sue proprietà analgesiche ed antiflogistiche. Nei casi di parodontite si può assumere in un’unica dose oppure attraverso una serie di risciacqui con gocce di tintura madre. L’Arnica è ampiamente utilizzata per velocizzare la guarigione dei tessuti e attenuare gonfiore e dolore prima e dopo le estrazioni dentarie.

La Ratania è un preparato erboristico dato dall’unione di tre specie di Krameria. Date le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie e battericide, è indicata nei casi di piorrea. E’ possibile assumerla attraverso i numerosi dentifrici e colluttori presenti in commercio.

Anche la Graviola può essere d’aiuto.  E’ una pianta originaria del sud-america, che ha proprietà antibatteriche e astringenti.

Oltre a quelle citate, sono numerose le piante medicinali utilizzabili contro la parodontite: Malva, Salvia, Tarassaco, Calendula e Propoli. Per quanto riguarda le erbe, troviamo la Rudbeckia, l’Iris Versicolor, i Chiodi di garofano e la Fitolacca.

L’Aloe vera è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, riepitelizzanti e antiedemigene, dovute alla sua composizione a base di antrachinoni catartici, acido cinnamico, utilissimo come germicida, barbalonia, resistanolo, olio di etere, aloina e calcio. Con l’Aloe si possono fare degli sciaqui quotidiani che contribuiscono ad igienizzare il cavo orale e combattere le infezioni.

Per il mantenere la bocca in salute, è consigliabile anche l’assunzione di dosi regolari di vitamina C (200 mg al dì), vitamina D (400-500 IU per adulti sotto i 50 anni e 800-1000 IU per gli anziani) e calcio. La vitamina C è presente nella frutta e nella verdura fresche, in particolare nei kiwi. La vitamina D è uno dei parametri di valutazione all’interno dei test genetica per la parodontite, pertanto nei soggetti che presentano già la patologia, spesso è riscontrabile una sua carenza. Anche le vitamine del gruppo B sono importanti, così come i bioflavonoidi, gli acidi grassi polinsaturi e gli omega 3.

Infine giungiamo al Coenzima Q10, riconosciuto come fattore in grado di prevenire e trattare le malattie cardiache e del cavo orale come la gengivite e la parodontite. Esso agisce all’interno delle cellule convertendo lipidi, proteine e glucidi in energia. Il livello fisiologico del Coenzima Q10 con l’andare degli anni si riduce e ciò può provocare danni all’organismo.  Il Coenzima Q10 protegge contro la gengivite e stimola il sistema immunitario a combattere le infezioni, oltre ad impedire la formazione di radicali liberi, grazie al suo potere antiossidante.

Vi è quindi una stretta correlazione tra il regime alimentare e la salute del cavo orale, che ha un’importante funzione preventiva in particolare della patologia orale più diffusa: la prodontite.